martedì 20 dicembre 2011

IL SISTEMA DI RACCOLTA MISTO NON FUNZIONA. LA DENUNCIA DI LEGAMBIENTE

"Basterebbe ascoltare i cittadini per capire che e' evidente il fallimento del bizzarro modello misto di raccolta differenziata che Ama e Comune di Roma hanno testardamente voluto sperimentare. I dati hanno riconfermato piu' volte che il 'porta a porta', dove ben applicato, rappresenta la chiave per risolvere i problemi nella gestione dei rifiuti, grazie alla collaborazione dei cittadini e al conseguente aumento di quantità e qualità della raccolta differenziata, fino a percentuali anche nella Capitale del 60-65%". Lo afferma dichiara Cristiana Avenali, direttore di Legambiente Lazio

"Dove questo non avviene è perchè la raccolta non viene gestita nella maniera opportuna, come nel caso dell'inadeguato 'sistema integrato'- aggiunge Avenali - Per fermare il degrado, bisogna allora scegliere una volta per tutte, Roma deve adottare su tutto il territorio la differenziata domiciliare per tutte le frazioni, facilitando i cittadini nel gettare i rifiuti nei pressi della propria abitazione, senza andare a cercare i cassonetti per strada ed evitando che si riempiano, aumentando cosi' la percentuale di differenziata ed affrontando anche il problema del decoro urbano e il disastro di Malagrotta".

"Secondo l'Ama, nei tre quartieri del sistema misto sono coinvolti 45.000 abitanti, per oltre 17.000 famiglie e 7.500 utenze non domestiche - fanno sapere da Legambiente - I rifiuti organici e quelli indifferenziati sono raccolti con sistema domiciliare attraverso due trespoli di diverso colore sistemati nelle pertinenze condominiali, mentre materiale cartaceo e multi-materiale vanno conferiti nei punti di raccolta mobili. I primi vengono raccolti dal personale Ama per tre giorni alla settimana, in due differenti turni, dalle 7 alle 13, mentre gli altri vanno conferiti dai cittadini per due giorni, ancora in due differenti turni, sempre tenendo conto della divisione dell'area in zona A e zona B".

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