venerdì 20 maggio 2011

ANCHE A DRO SI SENTE IL "PESO" DEI RIFIUTI

Anche a Dro la pesantezza di un sistema di raccolta dei rifiuti inefficiente si fa sentire. Il malcontento non può che riguardare lo stato di manutenzione delle isole ecologiche ed i costi relativi alla raccolta. 


Essa infatti si articola in due voci principali che riguardano la "raccolta" e la successiva "gestione e smaltimento". . I dati confermano che l'aumento dei costi è dovuto in gran parte dalla gestione del rifiuto residuo (secco) e del suo smaltimento in discarica, che è aumentato notevolmente negli anni scorsi ed è destinato ad aumentare nei prossimi.  Per i Comuni (o Comunità) infatti, la voce di costo che non è controllabile è proprio quella legata ai costi di gestione e smaltimento del rifiuto secco, aspetto che li rende nel tempo "schiavi" da impianti di smaltimento; i prezzi di conferimento non sono controllabili (e molto spesso elevati). Lo stesso varrà per l'impianto di incenerimento che sorgerà a Trento: i Comuni e le Comunità saranno costrette a produrre rifiuti da conferire all'impianto per tutta la durata dell'impianto stimato in circa 20-30 anni.
Per mezzo invece di una raccolta efficiente con tariffazione puntuale, come del resto dimostrano i macro studi fatti,  si hanno elevate rese di raccolta differenziata e di riciclaggio; per ridurre i rifiuti e diminuire le tariffe dunque, la strada migliore è quello di una raccolta virtuosa come quella del porta a porta spinto, l'unico sistema che permette una raccolta di qualità (e per qualità si intende quella dei materiali divisi per tipologia da destinare alla filiera del riciclo). In tal caso il "peso" del rifiuto secco diminuirebbe di molto e con la tariffazione puntuale (misurata alla quantità del rifiuto conferito) i cittadini si vedrebbero conteggiare la tariffa in misura a quanto rifiuto conferiscono; il cittadino virtuoso verrebbe così premiato con una tariffa minore. 
Infine togliendo gradualmente tutte le campane stradali, che non fanno altro che incentivare il conferimento improprio e disincentivare l'impegno ad una raccolta differenziata efficiente e l'istituzione di alcuni eco-centri nella zona (o c.r.m.), il problema dei rifiuti si ridurrebbe notevolmente; questa sarebbe un'ottima opportunità da cogliere da parte di istituzioni, enti famiglie e scuole per ritornare a accrescere la cultura verso il riciclo e il riuso.
E ci stancheremo di ripetere questo messaggio soltanto quando le istituzioni si renderanno conto che questa non è follia, ma l'unica via d'uscita per riemergere da uno stato di assenza di politica dei rifiuti.

Per visualizzare il video di Natale Belosi che, dati alla mano, paragona raccolta porta porta e raccolta stradale clicca qui

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