domenica 21 agosto 2011

RIFIUTI: INCENTIVARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E' PRIORITARIO PER IL 43 PER CENTO DEGLI ITALIANI



Secondo un sondaggio della Cia (Confederazione italiana agricoltori), quasi un italiano su due la ritiene la soluzione più adatta per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti. 

La raccolta differenziata piace molto anche agli agricoltori, che potrebbero usare il compost che si ricava dalla parte organica dell’umido per concimare i terreni. Con un “impatto zero” sull’ambiente e un risparmio sui costi di produzione.  

Puntare sulla raccolta differenziata, multando chi non la pratica: quasi un italiano su due la ritiene la soluzione migliore per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti. Lo rivela la Cia-Confederazione italiana agricoltori, sulla base dei risultati di un sondaggio effettuato su tutto il territorio nazionale.
Secondo il 43 per cento della popolazione infatti -spiega la Cia- oggi investire sullo sviluppo e l’estensione della raccolta differenziata in tutte le regioni italiane è il modo più adatto per risolvere la questione rifiuti e prevenire emergenze ambientali. 

Una soluzione che raccoglie molti più consensi della costruzione di nuovi impianti termovalorizzatori, che al contrario vede favorevoli solo il 15 per cento degli italiani.

E la raccolta differenziata piace molto anche agli agricoltori -sottolinea la Cia-. Da una raccolta differenziata e organizzata dell’umido, si potrebbe ottenere molto più compost per concimare i terreni, evitando l’uso di fertilizzanti chimici. E favorendo, di conseguenza, un’agricoltura più “naturale” e “a impatto zero” sull’ambiente. Senza contare lo sgravio dei costi produttivi, visto che il compost ha un prezzo inferiore rispetto ai concimi industriali.
Una percentuale molto alta della popolazione, ovvero il 32 per cento -continua la Cia- reputa invece prioritario, per risolvere il problema dei rifiuti, ridurre drasticamente l’utilizzo di materiali inquinanti e difficilmente smaltibili, sostituendoli con prodotti biodegradabili.
Infine -conclude la Cia- l’8 per cento degli italiani ritiene indispensabile avere uno stile di vita “eco-friendly” a tutti i livelli, mentre un minuscolo 2 per cento considera percorribile la strada dello smaltimento all’estero dei rifiuti “made in Italy”.

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