venerdì 30 settembre 2011

OGGI E' LA GIORNATA MONDIALE CONTRO L'INCENERIMENTO DEI RIFIUTI

"Stop ai finanziamenti per l'energia sporca": i cittadini preferiscono che il finanziamento pubblico sia diretto a realizzare le soluzioni per il riciclo dei rifiuti, e non per inceneritori e discariche. Il 30 settembre 2011, la Zero Waste Italy aderisce alla Giornata Mondiale contro l’incenerimento dei rifiuti.


Gruppi di cittadini in tutto il mondo stanno facendo pressione sui loro governi per indirizzare le scarse risorse economiche a sostegno della comunità, non per finanziare inceneritori e discariche, ma per rafforzare misure per l’occupazione e destinare fondi per la risoluzione di problemi quali i cambiamenti climatici, i rifiuti tossici e l'inquinamento.


In occasione della Giornata Mondiale contro l’incenerimento dei rifiuti, indetta per il 30 settembre, gruppi affiliati a GAIA (Alleanza Globale per le Alternative all’incenerimento) richiamano l'attenzione sull'uso improprio di fondi pubblici per pagare o sovvenzionare progetti di inceneritori o discariche, che sono noti per gli scarichi pericolosi e inquinanti, compresi i gas ad effetto serra, responsabili del surriscaldamento del pianeta.

L'incenerimento è molto costoso, crea pochi posti di lavoro, spreca energia, fa ritardare la lotta contro il riscaldamento globale, distrugge risorse limitate e non è sostenibile. È scandaloso che il denaro pubblico debba sostenere questo settore. Non abbiamo né i soldi né tempo da perdere per percorrere questa strada che porta ad un vicolo cieco. Il denaro pubblico dovrebbe essere speso per uno sforzo significativo nell’orientare la nostra società usa e getta verso un futuro a Rifiuti Zero. Invece di bruciare la frazione residua abbiamo bisogno di renderla molto visibile e dare un messaggio alle industrie. “Se non possiamo riutilizzare, riciclare o compostare un prodotto – afferma Joan Marc Simon, coordinatore di GAIA Europa – l'industria non dovrebbe metterlo in commercio”.


Oggi sono in programma attività di informazione, sensibilizzazione, mobilitazione e protesta in decine di paesi del mondo, tra cui l’Italia, a sostegno della campagna mondiale per bloccare i fondi indirizzati a ingannevoli progetti di gestione dei rifiuti, come gli impianti di incenerimento, chiamati in Italia 'termovalorizzatori', che di fatto stanno aggravando la crisi climatica e in maniera subdola stanno togliendo posti di lavoro nel settore del riciclo.

La Zero Waste Italy aderisce alla Giornata Mondiale contro l’incenerimento dei rifiuti promossa da GAIA e denuncia lo scandalo italiano dei CIP 6, il 7% dell'importo della bolletta elettrica destinato alle energie rinnovabili ma illecitamente dirottato per finanziare impianti di incenerimento che producono energia sporca. Una truffa miliardaria che ha portato nelle tasche di petrolieri e lobbisti dell’incenerimento un fiume di denaro. 

Basta con le sovvenzioni pubbliche, di carbonio e crediti di energia rinnovabile, incentivi fiscali e altre agevolazioni per tutti i tipi di incenerimento dei rifiuti e dei progetti per i gas da discarica.

martedì 27 settembre 2011

ANCHE A RIVA DEL GARDA LA RACCOLTA DEI RIFIUTI "PORTA A PORTA"


Il problema dei rifiuti si conta ormai in tutto l'Alto Garda e Ledro. La discarica è ridotta a un "colabrodo" e sempre più persone in "Busa" intendono risolvere il problema una volta per tutte. La tematica sempre più attuale è proprio quella del sistema di raccolta, dal quale poi dipende la quantità di materiali raccolti da avviare a riciclo, la riduzione dei rifiuti da conferire in discarica e in ultimo, ma non meno importante, il costo di gestione, che viene poi caricato in bolletta ai cittadini. 

Dopo tutti gli approfondimenti e i dati reperiti, possiamo ormai garantire che il sistema di raccolta porta a porta è l'unico metodo che garantisce una riduzione notevole di rifiuti prodotti, maggior ordine e pulizia dei centri abitati e una riduzione dei costi. 

A Riva del Garda anche "IDV" presenta una mozione per portare la tematica della raccolta dei rifiuti in Consiglio Comunale. Un ulteriore prova di come questo tipo di raccolta stia convincendo sempre di più e dia forza a quelli che, ormai da tempo, vorrebbero introdurre questo sistema anche qui da noi.

lunedì 26 settembre 2011

NAPOLI: A DICEMBRE LA RACCOLTA "PORTA A PORTA" TOCCHERA' 325.000 UTENZE

Tommaso Sodano vice sindaco di Napoli nonché assessore all’ambiente dal suo blog tira le somme dei primi 100 giorni di governo di Napoli, iniziati nel pieno dell’emergenza rifiuti.



Scrive Sodano:
"Il primo impegno è stato quello di estendere la raccolta porta a porta a tutta la città. Il primo step di questo impegno si chiuderà a dicembre 2011 quando si passerà dai 140.000 a 325.000 abitanti serviti dal porta a porta. Per il 2012, infine, con l’accordo scritto con il Ministero dell’Ambiente ed il Conai (Consorzio nazionale imballaggi), c’è l’impegno di portare a ben 600.000 gli abitanti serviti dal porta a porta.Il quadro delineato dalla delibera è ben più vasto difatti identifica non solo nel riciclo ma anche nella prevenzione e nella riduzione i punti fondanti su cui investire"

La spazzatura napoletana raccolta in questi 100 giorni sarà portata in Olanda e trattata in impianti a Amsterdam, in alto il video. Ma al di la delle ordinanze che vietano agli esercenti la vendita di bottiglie di plastica e imballaggi vari e le isole ecologiche mobili dove andare a depositare i rifiuti, c’è una parte più complessa da affrontare: ricostruire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e far si che i rifiuti non siano considerati solo monnezza ma risorsa. Insomma, il ripristino della normalità e della legalità non è una faccenda facile in Campania, regione strozzata dallo strapotere delle ecomafie. Ci sono complicità, connivenze e lassismo che non giustifico, ma me lo spiego con il video che ho messo dopo il salto.

Comunque, a tenere alta l’attenzione sulle ecomafie, di cui la monnezza per le strade di Napoli non è che un sintomo, c’è l’associazione Terra dei Fuochi che ancora una volta denuncia i continui e sistematici roghi di rifiuti speciali e tossici che si consumano nella provincia di Napoli.
Fonte: http://www.ecoblog.it/post/13193/napoli-il-bilancio-di-tommaso-sodano-a-100-giorni-di-lotta-alla-monnezza


domenica 18 settembre 2011

IL BUS VIRTUOSO PER PONTE NELLE ALPI



Il nostro movimento vuole ringraziare pubblicamente gli oltre 30 amministratori che hanno preso parte alla trasferta di Ponte nelle Alpi (BL), finalizzata a conoscere da vicino il Comune con la percentuale più alta d’Italia per raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti. L’iniziativa è stata organizzata dalla nostra Associazione “La busa consapevole” aderente al Movimento per la decrescita felice, ed ha fatto seguito alle attività d’informazione e approfondimento che, nell’arco di oltre un anno, sono state organizzate su tutto il territorio della Comunità del Basso Sarca. Le conferenze ed i dibattiti in compagnia dei massimi esperti del settore, ci hanno portato ad organizzare l’iniziativa “Il bus virtuoso per Ponte nelle Alpi”: abbiamo invitato tutti i Sindaci dell’Alto Garda, i Consiglieri dei rispettivi Consigli Comunali ed i membri della Comunità di Valle dell’Alto Garda senza nessuna distinzione partitica, per avvicinarci insieme ad un tema, quello dei rifiuti, che è stato ed è, ancora oggi, gestito in modo poco incisivo e praticamente assente di una sua progettualità futura. 

In riferimento dunque all’intervista rilasciata dal Presidente della Comunità Salvador Valandro comparsa il 12.09.11 sul quotidiano “Trentino”, pagina 15, cronaca di Riva-Arco, ci teniamo a precisare che l’iniziativa è stata organizzata dal nostro movimento e non dalla Comunità dell’Alto Garda e Ledro; una doverosa precisazione, in quanto dall’articolo sembra che l’iniziativa sia partita dalla neo nata Comunità che, anzi, fra pre-studi, studi e approfondimenti vari, pare si stia perdendo in aspetti di poco conto e fatichi a trovare il bandolo della matassa su questo argomento. In merito infatti all’esclamazione del Presidente che afferma che “il modello visionato non è importabile tale e quale nella Busa per numero di abitanti e per il turismo”, ricordiamo che la raccolta porta a porta della cittadina di Ponte nelle Alpi, Comune più all’avanguardia per raccolta differenziata e riciclaggio (90%) è la stessa utilizzata per molti centri urbani veneti ad elevata densità abitativa e località turistiche, fra cui Cortina e Bibione

In riferimento dunque all’articolo sopra menzionato e riprendendo il discorso dell’Assessore Ezio Orzes rivolto a tutti i presenti, riguardante l’introduzione del sistema di raccolta “porta a porta spinto”, esso dichiara che, ormai, non c’è più nulla da imparare; ci sono studi e dati concreti che permettono di calare questo sistema di raccolta su tutte le tipologie di territorio e che, nell’arco di breve tempo, porterebbe un notevole risparmio in bolletta per i cittadini ed un’alta efficienza di riciclo dei materiali e di senso civico da parte dei cittadini. A fronte di alcune perplessità mostrate da alcuni amministratori in visita, Orzes ha anche espresso l’importanza del ruolo centrale della politica in un ambito complesso come quello della gestione dei rifiuti. Ponte nelle Alpi infatti è partita nell’ormai lontano 2004, mossa dalla forte determinazione politica di cambiare rotta. L’obiettivo, ha ricordato Orzes, era quello di calare il porta a porta spinto in tutte le frazioni e così è stato, frutto di una forte e decisa volontà politica, una scommessa andata a buon fine che ha saputo opporsi alla costruzione di una discarica già avallata dalla Provincia di Belluno.

Un forte “NO” che ha trovato l’appoggio, il supporto e la non sempre facile collaborazione di cittadini e dei vari comparti economici, che hanno raccolto questa radicale volontà di imboccare l’unica strada possibile per ridurre la produzione di rifiuti. L’Assessore ha concluso il suo discorso dicendo che questa determinazione è necessaria e non lascia spazio a vie di mezzo o a sistemi di raccolta misti, frutto molto spesso di compromessi politici, che rischiano di non centrare l’obiettivo di una reale riduzione, ma che rischiano di fare ben di peggio. A nome nostro e di tutta la comunità dell’Alto Garda dunque, ci auguriamo e ci aspettiamo scelte forti da parte dei nostri politici, decisioni lungimiranti destinate a risolvere una volta per tutte la problematica situazione che si è creata da anni di immobilismo e disinteresse.

sabato 3 settembre 2011

IL MERCATO DELLE MATERIE PRIME SECONDE

Gestire i nostri scarti con responsabilità è in fondo una cosa semplice. Lo racconta molto bene questo servizio di RA1 TV7 che ha inizio nel Centro Riciclo di Vedelago, piattaforma che lavora il Vetro, le Lattine e soprattutto le Plastiche che provengono dalla raccolta differenziata porta a porta di Ponte nelle Alpi.

Qui, i flaconi dello shampoo, le bottiglie di plastica, i vasetti di vetro e dello yogurt, le scatolette in banda stagnata, i tubetti del dentifricio e altri imballaggi una volta divisi per tipologia, per colore e per composizione sono avviati alle industrie che li ritrasformano in nuovi beni.

Il Centro Riciclo di Vedelago lavora anche una parte del secco indifferenziato proveniente dal nostro Comune, ovvero le plastiche sporche ancora presenti nel secco residuo, e le trasforma, con un processo industriale semplice (estrusione), in una “sabbia sintetica” poi riutilizzata nei processi produttivi in sostituzione dei derivati del petrolio.

Per riciclare in modo efficiente tutti questi materiali preziosi è importante che siano raccolti in maniera separata e soprattutto che siano il più possibile puri, non contaminati da altri scarti, e questo risultato si può ottenere solo con una raccolta “porta a porta” molto rigorosa e una gestione attenta degli ecocentri come avviene da noi e in tanti altri comuni italiani.

Nel servizio, i cittadini di Ponte nelle Alpi, intervistati da Tindara Caccetta, la giornalista attenta e scrupolosa della Rai che ha realizzato il servizio, spiegano con naturalezza, come si possa con piccoli gesti quotidiani, separare con cura i materiali di cui ci disfiamo e creare così le condizioni perché possano avere una seconda vita.

È proprio questo senso di responsabilità che le istituzioni devono ritrovare e forse l’orgoglio che si legge nei volti sorridenti dei pontalpini intervistati potrebbe aiutare la “politica”a capire che anche questa è una strada da percorrere e che la gente, se coinvolta e informata, è già pronta al cambiamento.

Ecco il video del servizio andato in onda su RAI 1 qualche settimana fa: http://www.youtube.com/watch?v=hKue-8tBLwA

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